L’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Domenico Barbuzza, ha presentato un atto di citazione, innanzi al Tribunale di Patti, contro il Comune di Sant’Agata di Militello chiedendo allo stesso un risarcimento per 70.638,17 euro.
Barbuzza chiede di dichiarare la responsabilità del Comune in ordine al sinistro occorsogli il 29 novembre 2021 quando la sua auto, un’Audi A4 All Road, alimentata a diesel, immatricolata nel 2017, andò distrutta dalle fiamme.
L’ex presidente del Parco dei Nebrodi, nell’atto di citazione ricostruisce la dinamica affermando che alle ore 23,20 circa, mentre percorreva con la propria autovettura la via Micalizzi, a Sant’Agata di Militello, in direzione di marcia Pa-Me, nel tratto di strada compreso tra il ristorante Agorà Porto e la rivendita tabacchi, improvvisamente percepiva che l’auto veniva colpita dal sollevamento di un tombino, con trabocco di acque piovane e delle fognature, subendo, contestualmente, uno spostamento dalla carreggiata.
Riprendendo la partenza, dopo aver constatato l’assenza di spie che segnalassero problematiche all’auto, Barbuzza rientrava presso la propria abitazione e scendendo dall’auto notava la fuoriuscita di carburante. Subito dopo sull’auto divampava un incendio che ne’ determinava la completa distruzione, sul luogo giungevano i Vigili del Fuoco del distaccamento di Sant’Agata Militello, la Polizia Stradale e i Carabinieri della locale stazione.
La trattazione in udienza, presso il Tribunale di Patti, è stata fissata per il prossimo 26 maggio ed il Comune di Sant’Agata sarà presente, costituitosi per resistere nella causa al fine di attuare ogni azione ritenuta utile per la difesa.
Sullo strano incendio, verificatosi a causa del sollevamento di un tombino che ha tranciato il tubo del gasolio dell’auto, in una serata di pioggia, che in pochi minuti ha avvolto di fiamme l’auto, il primo cittadino, Bruno Mancuso, all’epoca dei fatti, ha voluto rendere la propria testimonianza per evitare che sull’accaduto si costruissero inutili allarmismi o asserzioni fuorvianti e prive di fondamento:
“Tornavamo da una cena in un locale del lungomare con il presidente Barbuzza ed altri amici quando, a causa delle forti piogge, si alzava un tombino dalla carreggiata che investiva in pieno l’auto guidata dallo stesso. Avvertendo un forte odore di benzina, (ricordiamo che trattasi di auto alimentata a motore diesel) gli avevamo consigliato di lasciare l’auto sul posto ma, non rilevando particolari guasti e per sua stessa comodità, ha ritenuto di arrivare a casa con lo stesso mezzo rimandando all’indomani un eventuale intervento di riparazione. Evidentemente, una volta posteggiata l’auto e, per sua fortuna, avuto il tempo di rientrare, dopo pochi minuti, la fuoriuscita di carburante ha innescato l’incendio che ha distrutto la vettura”.