Sant’Agata di Militello – Il 3 gennaio 2017 è stato approvato anche a Sant’Agata il bilancio previsionale 2016. Il sindaco di Sant’Agata Militello Carnmelo Sottile interviene sulla vicenda in questi termini: “Una magra consolazione per i cittadini santagatesi – afferma Sottile – Grazie ai consiglieri comunali di opposizione che anteponendo l’interesse politico a quello generale della collettività non hanno permesso la realizzazione di alcuni interventi che avrebbero migliorato la qualità della vita dei cittadini attraverso il ripristino di strade, segnaletica stradale e rotonde, della rete idrica, della riqualificazione dei palazzi comunali e degli impianti sportivi”.
Il primo cittadino definisce, inoltre, “paradossale la manifestazione goliardica che sa tanto invece di passerella sulla vicenda della ricostruzione del muro di protezione del lungomare per richiamare l’attenzione di chi ha la responsabilità amministrativa a livello regionale, provinciale e comunale quando gli stessi consiglieri amministratori non hanno approvato il bilancio previsionale 2016 lo scorso 14 dicembre (già allora come ieri del resto non esistevano elementi ostativi rilevanti da non permetterne la votazione) per mero ostruzionismo politico allungando i tempi ed approvando il bilancio in data non utile se non a salvaguardare la sopravvivenza del solo organo consiliare,una volta sfumata in Assemblea regionale siciliana, l’approvazione della norma sullo scioglimento del consiglio e della giunta dei comuni eletti prima della riforma elettorale in caso di bocciatura dei bilanci (seduta Assemblea Regionale del 28 dicembre 2016)”.
Conclude la sua nota Sottile affermando che “Inaccettabile infine la predica sulla responsabilità invocata dall’opposizione consiliare quando la stessa, soltanto per interesse politico e per fare cessare questa esperienza amministrativa, ha arrecato dei danni importanti non votando il bilancio in tempi utili ed impedendo così la realizzazione di interventi necessari alla comunità e sufficiente da sola a richiederne le dimissioni di consiglieri comunali dal loro mandato perché palesemente contro l’interesse generale del bene comune”.