Sant’Agata, bocciata mozione contro la privatizzazione del cimitero
E’ stata bocciata la mozione, presentata dai consiglieri di opposizione al Comune di Sant’Agata di Militello Giuseppe Puleo, Antonio Vitale, Monica Brancatelli e Nunziatina Starvaggi, che avrebbe impegnato l’amministrazione Mancuso ad eliminare il project financing dal piano triennale delle opere pubbliche per scongiurare la privatizzazione del cimitero.
Favorevoli alla mozione i quattro consiglieri di minoranza che hanno sottoscritto l’atto, insieme a Melinda Recupero. mentre in cinque hanno votato contro (Giuseppe Maniaci, Giuseppe Ortoleva, Lia Zingales, Salvatore Armeli e Calogerino Indriolo). Si è astenuta Rosa Maria Francina mentre hanno abbandonato l’Aula i consiglieri Francesca Alascia e Salvatore Sanna, dopo le dichiarazioni del sindaco.
“Ripresentiamo oggi una mozione che avevamo già presentato un anno e mezzo fa – ha dichiarato in Aula la prima firmataria Nancy Starvaggi -. C’è un problema loculi nel cimitero di Sant’Agata. Preso atto che il project financing così come delineato più che assolvere a un pubblico interesse presenta insidiosi onerose per i cittadini. Ci siamo attivati a presentare la mozione in maniera da poter discutere in aula e sensibilizzare i consiglieri di maggioranza su una questione così delicata”.
“Io mi posso pure convincere, se il sindaco in Aula o l’assessore ai Lavori Pubblici, o gli stessi consiglieri, mi spiegassero i vantaggi per i cittadini e per l’Ente – ha tuonato Puleo nel suo intervento -. Se mi spiegate i vantaggi del project financing noi votiamo pure a favore del progetto. Lo devono spiegare alla città soprattutto. E l’amministrazione deve anche spiegare i motivi per cui in questi tre anni non sono stati realizzati nuovi loculi, avendo ereditato, dalla precedente amministrazione, un progetto esecutivo approvato e le somme per finanziare l’operazione. Perché in tre anni non è stato fatto? Siamo all’emergenza oggi a Sant’Agata. Oggi morire a Sant’Agata significa andare ad elemosinare il loculo all’amico, ala parente, ala conoscente, a chi gestisce il cimitero. E’ imbarazzante, siamo la Terzo Mondo. Lei è stato eletto con la promessa che Sant’Agata doveva ripartire, invece siamo al Terzo Mondo. I cittadini devono dare una degna sepoltura ai propri cari. Solo per questo si dovrebbe dimettere”.
A replicare a Puleo ci ha pensato direttamente il sindaco Bruno Mancuso: “Nel titolo della mozione secondo me c’è un errore perché quando si parla di privatizzazione, lo dico subito, si da il senso di una alienazione di un bene pubblico. Io dico che è più corretto parlare di una esternalizzazione di servizi che negli Enti locali, nelle pubbliche amministrazioni, è sempre più necessaria, perché ciò è dovuto alla diminuzione del personale e dovuto alle scarse disponibilità di somme e di finanza da parte degli Enti locali. Questo è lo spirito per cui già nel nostro programma elettorale avevamo indicato di esternalizzare i servizi. Mettiamo sulla bilancia quelli che sono in maniera molto pratica quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi di questa iniziativa dell’Amministrazione. Intanto non è assolutamente vero che ci saranno aumenti dei costi per i cittadini. Qui parliamo di 2900 euro al loculo, compresa la chiusura del lastro di marmo. Lo sappiamo che in questo momento i loculi costano 2850 e che la lastra di marmo supera le 150 euro. In partenza questo aumento dei costi per i cittadini non è assolutamente rilevabile. Questo è un vantaggio per i cittadini perché risparmiano nell’acquisto dei loculi. Avremmo per il Comune un risparmio del personale perché così il personale, adesso adibito ai servizi cimiteriali, potrebbe essere adibito ad altri servizi, visto che sarà il privato a gestire le manutenzioni e la custodia e tutto quello che è necessario per tenere in ordine il cimitero. La speculazione o il business sui morti? Questi sono soltanto degli slogan che hanno un effetto emotivo. Non c’è nessuna speculazione: ogni projet si base sui una remunerabilità dell’investimento, che viene messo a disposizione dell’amministrazione, di cui io personalmente sono un sostenitore e ne abbiamo fatto uso tant’è che a Sant’Agata in proporzione per numero di abitanti è tra i primi Comuni in Sicilia ad avere utilizzato questo strumento”.
Intanto durante i lavori d’Aula la consigliera Melinda Recupero ha deciso di dichiararsi indipendente staccandosi così dal gruppo di minoranza: “Da tempo manca il dialogo e non condivido l’azione politica”.