Sant’Agata, caso Giuliana Faraci: l’autopsia smentisce l’avvelenamento alimentare

Giuliana Faraci, la 40enne di Sant’Agata di Miitello trovata morta nella propria abitazione la mattina dello scorso 22 luglio, per la quale, considerata la sintomatologia, febbre e disturbi gastrointestinali, si era ipotizzato un importante intossico alimentare, non è deceduta per avvelenamento. Lo rilevano i medici che ieri pomeriggio, all’obitorio dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti, hanno eseguito l’autopsia. Quindi serviranno ulteriori esami per capire cosa ha provocato la morte della giovane donna.

Dai primi riscontri dell’esame autoptico effettuato dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo, su incarico della Procura di Patti, è possibile categoricamente smentire un’emorragia o un aneurisma come motivo che ha portato al decesso e considerata l’età della donna al momento non rimane che definire la morte come improvvisa. Saranno gli esami istologici a delineare meglio il quadro per capire cosa ha provocato l’arresto cardiaco risultato fatale. Il quadro clinico, inoltre, smentirebbe anche l’avvelenamento e una stretta correlazione con quanto mangiato nei giorni precedenti dalla 40enne.

L’indagine della Procura di Patti, affidata al sostituto procuratore Andrea Apollonio, va avanti.  Al momento, con l’accusa di omicidio colposo, nel registro degli indagati ci sarebbero una dottoressa del 118, la stessa che insieme al resto dell’equipaggio del servizio emergenza urgenza, soccorse Giuliana la domenica pomeriggio del 21 luglio e un infermiere amico della donna che l’aveva assistita nella mattinata dello stesso giorno. Ma accertamenti sarebbero in corso anche su un parente della donna che pare le avrebbe somministrato un farmaco. Atti dovuti.

Secondo quanto denunciato dai familiari, la 40enne nel pomeriggio del 21 luglio avrebbe chiesto espressamente all’equipaggio del 118 di essere portata in ospedale a causa del suo malessere, richiesta replicata anche dalla madre ma rimasta inascoltata nonostante avessero già preparato un borsone contenente i vestiti per l’eventuale ricovero. Tesi che contrasta con quella dell’equipaggio del servizio emergenza sanitario il quale afferma che dopo aver effettuato la terapia Giuliana si sarebbe sentita un po’ meglio e avrebbe deciso di rimanere a casa. Sulla questione rimane un grosso punto interrogativo: se fosse come affermano i parenti, quindi Giuliana sarebbe stata portata in ospedale, oggi sarebbe ancora viva ?

Oggi a Sant’Agata Militello, alle 10.30, sono previsti i funerali della 40enne, segretaria in una clinica e molto conosciuta nel paese tirrenico. Le esequie nella chiesa di San Francesco, poi la salma raggiungerà il cimitero di Alcara Li Fusi, paese di origine di Giuliana.

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Pubblicato da
Teresa Frusteri