Sant’Agata, crisi politica in seno alla maggioranza: c’entrano i fantasmi?

di Giuseppe Salerno
03/10/2024

Non c’è pace per il sindaco di Sant’Agata di Militello, Bruno Mancuso, alle prese con la gestione di una crisi dopo l’altra. Dopo quella idrica, infatti, il primo cittadino santagatese viene investito dalla crisi politica interna al proprio gruppo di maggioranza e le rassicurazioni, rilasciate qualche settimana fa alla Gazzetta del Sud, attraverso le quali cerca di spegnere il fuoco sul nascere: “al momento non c’è nessun caso politico e non è in agenda l’ipotesi di azzeramento della Giunta”, lasciano il tempo che trovano.

I sospetti e le preoccupazioni dei componenti del gruppo di minoranza consiliare, che in un comunicato affermano che dopo poco più di un anno dall’insediamento il sindaco Mancuso avrebbe perso la maggioranza, sono più che legittime. Ieri, 2 ottobre, è saltato un Consiglio comunale (in seconda convocazione) in cui si sarebbero dovuti discutere i 14 punti posti all’ordine del giorno. In aula era presente solo l’opposizione (Giuseppe Puleo, Lina Caruso, Francesca Alascia) e il Presidente del consiglio (Monica Brancatelli). Il fatto che non si riesca a deliberare neppure in seconda convocazione (nella quale è sufficiente il numero di soli 6 consiglieri per potere approvare le delibere portate in aula) – come affermano i consiglieri di minoranza – è indicativo di una crisi.

Secondo indiscrezioni pare che a Sant’Agata qualcuno abbia intravisto il fantasma di Antonio Scurria, ex assessore della precedente amministrazione Mancuso. Lo spettro di Scurria – si racconta – è apparso in piena notte a Alberto Ferraù, Antonio Vitale, Daniela Pilato e al vice presidente del consiglio Ivanboris Sberna, indicando loro le strategie politiche da intraprendere in attesa di garanzie per un posto in Giunta per uno tra Vitale e Ferraù. Noi non crediamo ai fantasmi, ma nel nostro giornale diamo spazio a tutti, anche a coloro i quali credono ai fenomeni paranormali. Ci hanno raccontano che lo spirito dell’ex assessore pare sia apparso la prima volta in concomitanza dell’azione congiunta messa in atto dai quattro consiglieri che hanno iniziato a sollecitare ed incalzare l’Amministrazione Mancuso sullo stato di attuazione del programma elettorale, sulle iniziative intraprese e da intraprendere per superare le criticità.

Sin dal medioevo il mistero, la magia, i fantasmi hanno affascinato tanto da dare origine a generi narrativi ancora oggi presenti nelle opere d’intrattenimento, dalle serie-tv ai romanzi. Questa storia che si racconta a Sant’Agata di Militello piena delle inquietudini dell’uomo nei confronti di ciò che non vede, non comprende, non governa, invece di terrorizzare però diverte. Ma non tutti.  I restanti consiglieri del gruppo di maggioranza consiliare “Sant’Agata Futura” (Reitano, Damiano, Natale, Poma, Indriolo e Armeli) ai quali è stato raccontato ciò che è stato raccontato a noi, ieri sera, per paura che i colleghi condizionati dal fantasma non si sarebbero presentati il consiglio, e quindi in vista delle difficoltà numeriche alle quali sarebbero potuti andare incontro, considerato anche l’impegno personale di qualcuno, di fronte ad eventuale votazione sui punti all’ordine del giorno, hanno disertato.

La questione adesso si fa seria. Non sappiamo se Mancuso si sia lasciato anch’egli condizionare da queste storie o dalle pressioni esercitate dai quattro consiglieri coordinati dal fantasma, ma sappiamo, con certezza, che il primo cittadino ha già avviato le consultazioni con i partiti che lo hanno sostenuto in campagna elettorale con l’obbiettivo di rimettere mani nella Giunta municipale. Come sappiamo, con altrettanto certezza, che il vice sindaco Pedalà, suo amico fidatissimo e braccio destro, sia passato con la Lega e che la cerimonia di iniziazione è avvenuta all’ARS, alla presenza di Sammartino e Laccoto.   

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