Sant’Agata, detenzione e spaccio di stupefacenti: tre condanne

Si è concluso con tre condanne e un’assoluzione il processo di primo grado a carico di quattro persone accusate di detenzione e spaccio di stupefacenti. Il collegio giudicante del Tribunale di Patti (presidente Mario Giuseppe Samperi, a latere Eleonora Vona e Giovanna Ceccon) ha condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione, 50.000 euro di multa e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, Biagio Salvatore Borgia, 37 anni, di Militello Rosmarino; a 5 anni e 6 mesi, 30.000 euro di multa e l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, Nicolò Gianguzzo, 38 anni, di Alcara Li Fusi; a 3 anni e 3 mesi, 30.000 euro di multa e l’interdizione per cinque anni, Andrea Agliolo Quartalaro, 28 anni, di Capo d’Orlando. E’ stato invece assolto, per non avere commesso il fatto, Vincenzo Marano, 47 anni di Capo d’Orlando.

L’operazione che ha dato origine al processo era scattata nel gennaio del 2023 quando gli agenti di polizia del Commissariato di Sant’Agata Militello diedero esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare a carico dei quattro suddetti imputati per traffico di droga. Per tre erano stati disposti gli arresti domiciliari mentre per il quarto scattò l’obbligo di dimora.

L’attività investigativa, minuziosamente svolta dal Commissariato di P.S. di Sant’Agata Militello, in collaborazione con la polizia del Commissariato di Capo d’Orlando,  aveva permesso di accertare l’esistenza di diversi episodi di detenzione e di spaccio di sostanze stupefacenti provenienti anche dall’Albania, sia marijuana che cocaina. Agli autori della condotta criminosa fu stata contestata anche l’aggravante per avere coinvolto nel traffico di droga un ragazzo appena quattordicenne, figlio di uno di loro, che nell’occasione fungeva anche da staffetta per il trasporto della sostanza.

Le indagini presero spunto da un fatto di particolare gravità che ha visto coinvolto un giovane della zona nebroidea il quale, a causa della sconsiderata assunzione di stupefacenti, accusava malori che lo alteravano al punto da renderlo responsabile di comportamenti pericolosi per la propria ed altrui incolumità, nel corso di una rocambolesca fuga. Dopo essere stato soccorso, infatti, saltava dall’auto in movimento che stavano usando i parenti per condurlo in ospedale, si impossessava di altra autovettura che rinveniva presso una vicina abitazione e si dava alla fuga dopo aver sfondando con il mezzo rubato il cancello della stessa casa, anche rischiando di investire una donna presente sul posto. Continuando nella fuga, provocava poi un incidente che lo costringeva ad abbandonare l’auto per proseguire a piedi nelle campagne circostanti, fin quando veniva rintracciato ed arrestato dai Carabinieri.

L’attività investigativa, iniziata nel dicembre del 2021, era stata sviluppata nel tempo dai Poliziotti di Sant’Agata di Militello concretizzandosi nell’attività tecnica di intercettazione telefonica ed ambientale, oltre che nell’attività di pedinamenti, appostamenti e riscontri, approdando anche al sequestro di una parte della sostanza detenuta per lo spaccio, 100 grammi di cocaina pronta per essere immessa sul mercato (circa 500 dosi ricavabili), proveniente dal capoluogo di provincia e destinata ad una piazza di spaccio di Alcara li Fusi ed altri limitrofi paesi dei Nebrodi. All’esito degli accertamenti, gli investigatori hanno ricostruito come il soggetto avente il ruolo preminente, con l’assidua e preziosa collaborazione degli altri, abbia nel tempo intessuto una solida e ramificata rete di collegamenti con i fornitori, gli intermediari, gli spacciatori ed i consumatori presenti sul territorio, elevandosi a punto di riferimento degli stessi, il tutto nell’alveo di un’attività criminosa esercitata in modo professionale e continuativo, basata su rapporti stabili e consolidati.

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Pubblicato da
Teresa Frusteri