Piano di riequilibrio finanziario pluriennale e mancata attuazione di tutte le “misure correttive” in esso previste al fine di ripianare i conti dell’Ente e scongiurare il rischio di dissesto. E’ questo l’oggetto di un’articolata interrogazione presentata dalle consigliere di opposizione del Comune di Sant’Agata di Militello Melinda Recupero e Monica Brancatelli, con la quale si chiede all’amministrazione Mancuso di conoscere quali obiettivi intermedi, fissati dal piano medesimo, sono stati raggiunti a far data dall’avvio del piano di risanamento (gennaio 2019) e sino alla data odierna.
“Quale futuro per il Comune di Sant’Agata – si chiedono le due esponenti – considerato che ad oggi non tutte queste misure sono state ancora attuate dall’amministrazione comunale, ad esempio il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento che secondo le previsioni dell’ente dovrebbe fruttare 60.000,00 euro annui a partire dal 2019, mentre parte di quelle messe in atto si sono rivelate inefficaci, come la misura relativa agli introiti per le sanzioni relative al codice della strada)?”.
Ecco il testo integrale:
INTERROGAZIONE CONSILIARE
(risposta scritta)
OGGETTO: Mancata attuazione di misure correttive inserite nel Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, con particolare riferimento alle azioni relative alla gestione dei parcheggi a pagamento ed alle sanzioni relative al Codice della Strada.
Le sottoscritte, Consigliere Comunali del Comune di Sant’Agata di Militello, esclusivamente per lo svolgimento delle funzioni connesse all’espletamento del mandato amministrativo
Premesso
– che con Delibera di Consiglio Comunale n. 2 del 27.01.2019 è stato approvato, con i soli voti della maggioranza consiliare, il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2019/2038 come da artt. 243-bis e ss. del Tuel, per la durata massima di 20 anni prevista dalla legge;
– che tale scelta operata dall’Amministrazione Comunale è stata da subito avversata dalla minoranza consiliare in quanto, a parere di quest’ultima, non si è proceduto previamente ad una certificazione e conseguente ratifica di un disavanzo dell’Ente dato dal “disequilibrio strutturale”, presupposto, questo, fondamentale ed imprescindibile affinchè si possa ricorrere allo strumento straordinario della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (come acclarato da numerose pronunce della Corte dei Conti e della Corte Costituzionale), mentre si è preferito ricorrere al “fondo di rotazione” per far fronte al pagamento dei debiti pregressi del Comune, assumendone di fatto un altro nella misura massima consentita dalla legge, da restituire in 20 anni in aggiunta agli interessi, con conseguente ulteriore indebitamento delle casse dell’Ente e, di riflesso, delle tasche dei cittadini;
– che il suindicato Piano di Riequilibrio pluriennale, predisposto dall’Amministrazione ed approvato dalla maggioranza consiliare, prevede l’adozione di tutta una serie di “misure correttive” che dovrebbero – anno per anno a far data dall’approvazione del Piano medesimo (gennaio 2019) e nei 20 anni successivi, dunque per tutta la durata del piano – garantire l’equilibrio economico-finanziario dell’Ente ed il miglioramento graduale della situazione di liquidità;
– Che tuttavia, ad oggi, malgrado siano già trascorsi due anni dall’approvazione del medesimo Piano di rientro da parte del Consiglio Comunale, lo stesso non è stato ancora esitato favorevolmente da parte degli organi a ciò preposti, né tantomeno sono state attuate da parte dell’Amministrazione Comunale tutte quelle “misure correttive” programmate nel Piano per garantire il riequilibrio, mentre parte di quelle adottate si sono rivelate inefficaci;
– che tra le misure di risanamento inserite nel Piano di Riequilibrio e ad oggi non ancora adottate figura ad esempio il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento (Azione n. 6 del Piano), che secondo le indicazioni prospettate dall’Amministrazione dovrebbe fruttare alle Casse Comunali € 60.000,00 annui a far data dal 2019;
– che in realtà, malgrado la necessità e l’urgenza di far “quadrare i conti” per il ripristino degli equilibri finanziari, più volte invocate dall’Amministrazione Comunale a sostegno della scelta di ricorrere alla redazione di un Piano di Riequilibrio Pluriennale, solo nel mese di ottobre 2020 (con determina del funzionario responsabile n. 31 del 29.10.2020) è stata redatta determina a contrarre per l’espletamento di gara per la gestione del servizio della sosta a pagamento e la riscossione dei proventi, e ad oggi non si hanno notizie alcune in merito all’espletamento o meno della relativa procedura di gara, per cui, allo stato attuale, tale servizio continua a rimanere sospeso;
– che, ancora, tra le “misure correttive” inserite nel Piano per il risanamento dell’Ente figura quella relativa all’ “Incremento sanzioni Codice della strada per potenziamento attività di accertamento” (Azione n. 7), che secondo le previsioni dovrebbe fruttare un incremento di entrata annua per l’Ente di Euro 40.000,00;
– che in realtà, dal bilancio consuntivo 2019, approvato lo scorso mese di agosto, emerge che i proventi accertati per infrazioni al Codice della Strada ammontano ad € 51.456,41, ma ne sono stati riscossi solo € 1.188,98, pari al 2,31%;
Considerato
– che l’accumulo di questi ritardi, oltre ad aggravare la già caotica gestione della viabilità cittadina, con continui ingorghi nel centro urbano, continua a comportare il mancato introito di somme indispensabili per le casse dell’Ente, al fine di poter ripristinare gli equilibri economici e scongiurare che si arrivi al dissesto finanziario;
– che il ricorso al Piano di Riequilibrio Pluriennale, voluto fortemente dall’Amministrazione Mancuso, non può comunque esaurirsi in un mero piano di estinzione rateizzata dei debiti in un esteso arco di tempo, ma deve consistere principalmente nell’attuazione concreta di tutte misure correttive indicate nel Piano, che devono incidere maggiormente nei primi anni previsti dal Piano medesimo, per poi stabilizzarsi negli anni successivi; – Che, pertanto, la mancata attuazione da parte dell’Amministrazione Comunale – a distanza di due anni dall’approvazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale da parte del Consiglio Comunale – di tutte le misure correttive di risanamento ivi previste, in aggiunta alla inefficacia di parte delle misure già adottate, preoccupa non poco le sottoscritte consigliere, che hanno il dovere di vigilare affinchè l’Amministrazione medesima attui un’attenta ed oculata attività di risanamento finanziaria necessaria ad evitare il dissesto dell’Ente;
Tutto ciò premesso e considerato le sottoscritte consigliere comunali
INTERROGANO IL SINDACO PER SAPERE