Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della consigliera comunale indipendente Melinda Recupero che replica alle dichiarazioni dell’assessore Antonio Scurria in merito all’installazione delle luminarie natalizie e all’organizzazione degli eventi di Natale.
“Ringrazio l’assessore Scurria per il tempestivo riscontro all’interrogazione della sottoscritta, non scevro, tuttavia, da toni polemici inopportuni ed a mio giudizio evitabili. Si legge nell’articolo pubblicato dal vostro giornale che “l’assessore Scurria replica con toni accesi alla consigliera Recupero” riportando una dichiarazione dello stesso alquanto infelice: “appare singolare che si chieda all’Amministrazione quali risorse utilizzerà per il Natale atteso che ad oggi il consiglio comunale non ha ancora adottato il bilancio di previsione”, con ciò alludendo velatamente (ma neanche troppo velatamente!) ad una presunta addebitabilitá al consiglio comunale della mancata esitazione, ad oggi, dell’importante strumento finanziario.
Quello che invece appare singolare alla sottoscritta è il consueto ed abile tentativo dell’assessore di “girare la frittata” sempre a proprio uso e consumo. In buona sostanza: ai tempi in cui governava la Giunta Sottile, tutte le responsabilità, ivi compresi i ritardi nell’approvazione dei bilanci, erano da imputare esclusivamente all’amministrazione, mentre di contro il consiglio comunale allora in carica, di cui lo Scurria rivestiva il ruolo di Presidente, operava sempre in maniera giudiziosa, attenta e responsabile (quando invece sono notorie le strategie allora messe in atto dal consiglio per dilatare i tempi di approvazione!). Oggi invece la musica è cambiata: i ritardi e la mancata approvazione del bilancio di previsione sono, infatti, da imputare al consiglio! Morale della favola: la colpa è sempre degli altri, mai un “MEA CULPA”!
Ebbene, vorrei ricordare all’assessore che negli ultimi due anni il bilancio previsionale é stato portato all’attenzione del consiglio comunale con notevoli ritardi e ben oltre la scadenza dei termini di legge, svuotandolo, in tal modo della sua naturale funzione programmatoria. Vorrei, altresì, ricordare all’assessore che durante l’ultima seduta di consiglio comunale, (18 ottobre 2021) non si è nemmeno arrivati all’apertura del punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione del DUP (Documento Unico di Programmazione), in quanto i lavori si sono arenati al momento dell’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, che pur essendo tecnicamente atto propedeutico al Dup, merita un discorso a sé stante.
In quella sede, ricordo a me stessa, il piano triennale delle opere pubbliche è stato bocciato dal consiglio in quanto lo stesso piano non è stato stralciato nella parte in cui prevede il progetto di privatizzazione del cimitero santagatese, questione questa sulla quale la sottoscritta, insieme ad altri consiglieri di minoranza, sin dall’inizio della presente legislatura, ha manifestato una netta posizione di contrarietà, poiché ritenuto un progetto contrario agli interessi della cittadinanza. Ragion per cui, per una questione di coerenza, il piano triennale , per come posto, non poteva che essere bocciato dalla minoranza, alla quale si é aggiunto il voto contrario di altri tre consiglieri indipendenti, prima in appoggio all’amministrazione Mancuso.
Restituisco, dunque, al mittente ogni tentativo di voler attribuire al consiglio responsabilità in ordine alla mancata approvazione del bilancio previsionale. D’altronde l’amministrazione, ad oggi, non si è ancora premurata di portare nuovamente il piano triennale, e conseguentemente il DUP, all’attenzione del consiglio comunale, malgrado il decorso del termine di legge di 30 giorni dalla bocciatura dello stesso. Il civico consesso è stato convocato il prossimo lunedì, 29 novembre, ma tra i punti all’ordine del giorno, stranamente nessuna traccia del piano triennale e del bilancio previsionale!
La Giunta, piuttosto, si assuma tutta la responsabilità di non avere creato le condizioni per far approvare dal consiglio il piano triennale, pur sapendo di non avere la maggioranza dei voti in aula, e prenda atto dello sgretolamento della sua maggioranza. Il ruolo della politica è quello di trovare la convergenza e l’intesa, anche tra posizioni contrapposte, senza arroganza e nell’esclusivo interesse della comunità. Se non si è capaci di aprirsi al confronto, rivalutando se necessario le proprie posizioni, e si continua ad operare in maniera confusa ed approssimativa rispetto ad interventi strategici per lo sviluppo della città, allora si valutino anche le dimissioni, per il bene di tutti”.