Sant’Agata, processo “Camelot”: sentenza revocata a Contiguglia. Tutto da rifare

di Turi Milano
12/05/2024

Revoca della sentenza già pronunciata dalla stessa Cassazione, annullamento della pronuncia precedente della Corte d’Appello e rinvio ad altra sezione per un nuovo giudizio in ordine alla prescrizione del reato contestato.

È il verdetto della Seconda sezione penale della Suprema Corte che ha dato ragione alle tesi esposte nel ricorso straordinario proposto dall’avvocato Massimiliano Fabio per la posizione dell’ingegnere Giuseppe Contiguglia, già capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Sant’Agata Militello.

Le vicende sono quelle del noto processo “Camelot” sulla gestione degli appalti pubblici dell’ente santagatese per cui Contiguglia fu condannato in primo grado, nel febbraio 2022, a quattro anni di reclusione, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno da liquidare al Comune stesso, costituitosi parte civile.

L’ing. Contiguglia era stato accusato di essere l’organizzatore dell’associazione a delinquere ipotizzata dagli inquirenti. Per i coimputati – altri tre tecnici ed una ex funzionaria comunale – al termine del processo di primo grado, era stato decretato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dei reati di falso e associazione, quali partecipi. Nella stessa sentenza era stata, invece, stabilita l’assoluzione per non aver commesso il fatto per Bruno Mancuso – sindaco all’epoca dei fatti – e accusato di essere promotore della presunta associazione.

Il geometra Spitaleri era, invece, stato condannato a 2 anni di reclusione e risarcimento del danno a due parti civili, per calunnia, reato che sarebbe stato commesso, sempre secondo l’accusa, nell’interrogatorio di garanzia. Con la proposizione dell’appello i difensori di Contiguglia e Spitaleri, rispettivamente gli avvocati Massimiliano Fabio e Alessandro Pruiti, avevano chiesto l’assoluzione nel merito o, in subordine, l’intervenuta prescrizione già durante il primo grado del processo.

L’operazione “Camelot”, nel febbraio del 2014 aveva azzerato l’ufficio tecnico del comune, Il dibattimento si era aperto nel 2015; 17 le persone originariamente imputate, mentre un diciottesimo scelse all’epoca il rito abbreviato. Nell’ottobre 2021 per 10 degli imputati il procedimento si era concluso con un “non luogo a procedere” per intervenuta prescrizione dei reati a loro ascritti.

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