Sant’Agata, qual è il criterio che applica il sindaco per proclamare il lutto cittadino?
La domanda che da qualche giorno diversi cittadini di Sant’Agata di Militello, nei bar, nei sodalizi o in qualsivoglia altro punto di aggregazione si pongono è la seguente: qual è il criterio di scelta che il sindaco Bruno Mancuso applica quando proclama il lutto cittadino per eventi luttuosi che coinvolgono tragicamente l’intera comunità?
Non è sfuggito all’occhio critico dei cittadini il fatto che per la tragedia che ha privato la comunità santagatese del dott. Francesco Vincenzo Maniaci, 43 anni, deceduto nell’assurdo incidente stradale di lunedì mattina scorso sull’autostrada Messina-Palermo a causa di un albero precipitato sulla strada, non sia stato proclamato il lutto cittadino, come, giustamente, il primo cittadino di Sant’Agata ha ordinato in altre occasioni in cui eventi luttuosi hanno scosso l’intera collettività.
In tanti si sarebbero aspettati, da parte dell’Istituzione comunale, un “forte” segno di cordoglio e l’invito alla partecipazione di tutta la comunità al dolore della famiglia Maniaci, per la tragica perdita, com’era successo in qualche altro caso in passato. Una maniera per manifestare, in modo tangibile e solenne, la vicinanza e la partecipazione al dolore, ma sono rimasti delusi. Gli stessi che oggi commentando la tragica morte del dottore Francesco Vincenzo Maniaci si chiedono: quale sia l’aspetto di discrezionalità, considerato che non c’è alcuna disciplina in merito agli eventi luttuosi, su cui il primo cittadino di Sant’Agata basa la proclamazione del lutto cittadino?