Continua a far discutere, a Sant’Agata di Militello, il servizio scuolabus che, secondo quanto lamentato da diversi cittadini, funziona in maniera parziale. Parliamo di cittadini residenti nelle contrade come San Leo, Terreforti e Capita che ad oggi, nonostante la scuola sia già iniziata da qualche settimana, sono costretti ad accompagnare i propri figli a scuola a causa della mancata attivazione del servizio scuolabus.
Il problema, per quanto c’è dato sapere, scaturisce dall’indisponibilità di uno dei tre pulmini in dotazione all’Ente che da diversi mesi si trova ricoverato in officina. Un mezzo obsoleto, 30 posti, che il Comune ha acquistato nel novembre 2022, per un importo di 12 mila 810 euro. Un affare, ma non certo per il Comune. Il mezzo, usato, immatricolato nell’ anno 2004 rispondente alle normative europee antinquinamento euro 3, da gennaio 2024, secondo quanto prevede la Legge 9/11/2021 n. 156, non potrà più circolare e quindi dovrà essere rottamato.
Le “stranezze” legate all’acquisto scuolabus, qualche mese fa, erano state sottolineate anche dal consigliere comunale di minoranza Giuseppe Puleo il quale ebbe modo di affermare che sull’acquisto del pulmino, in condizioni fatiscenti, si ravvisa un danno all’erario. “Il mezzo è davvero in condizioni pietose, specialmente l’interno dove ci sono i sedili totalmente strappati – dichiarava il leader dell’opposizione. Dal punto di vista meccanico non lo so ma dal punto di vista estetico davvero è un vero e proprio carrozzone. Perché è stato speso un importo di oltre €12.000 per un pulmino in queste condizioni e che deve essere demolito tra un anno?.”
Puleo, per cercarne di capire di più, fa un accesso al Comune richiedendo tutta la documentazione del mezzo in questione e gli atti legati alla compravendita, ma ciò gli viene negato. Il leader dell’opposizione a questo punto segnala un presunto danno erariale alla competente Corte dei Conti e, al tempo stesso, scrive all’Assessorato agli Enti Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana, evidenziando la negazione del diritto di accesso. L’Assessorato, con una nota indirizzata al Segretario comunale, e per conoscenza al Prefetto di Messina, chiede lumi sulle motivazioni che hanno portato l’Amministrazione comunale, guidata da Bruno Mancuso, all’acquisto dell’automezzo che non risponde alle direttive europee sull’inquinamento atmosferico e un circostanziato rapporto entro 10 giorni al termine dei quali, trascorso infruttuosamente il termine, annuncia un intervento ispettivo