Sant’Agata, ritardi nei lavori del porto: tutto rinviato a settembre
Ancora un nulla di fatto sui lavori di realizzazione del porto di Sant’Agata Militello. L’opera, che doveva essere completata a novembre del 2019, e che ha subito notevoli ritardi, è al centro dello scontro tra l’amministrazione comunale santagatese e la ditta appaltatrice, la AMEC.
La Giunta Mancuso, due mesi fa, diffidò l’imprese a causa dei lavori a rilento e dei pochissimi operai presenti nel cantiere, minacciando anche la rescissione del contratto. In questi giorni è andato in scena l’incontro tra il sindaco Bruno Mancuso, il RUP Basilio Sanseverino, i rappresentanti della ditta appaltatrice, il funzionario del dipartimento regionale infrastrutture ingegner Giancarlo Teresi e il direttore dei lavori Giuseppe Ferraloro.
Dalla riunione è emerso – come racconta la collega di AMNotizie, Valentina De Caro – che il primo cittadino abbia ribadito possibilità di rescindere il contratto per inadempienze. L’impresa si difende sostenendo che a rallentare l’esecuzione dei lavori avrebbero contribuito la mancata consegna di alcune aree, come quelle relative ad alcuni espropri sul torrente Alessi e quelle del bacino portuale, che avrebbe causato il differimento delle operazioni di dragaggio.
Un nuovo cronoprogramma, la riduzione del tetto per liquidare gli stati di avanzamento lavori e la disponibilità dell’azienda ad incrementare mezzi e personale in cantiere potrebbe sbloccare la situazione. Ma tutto si deciderà nel prossimo tavolo tecnico convocato a dopo la prima metà di settembre.
L’infrastruttura da tempo è al centro delle polemiche nella politica santagatese. Infatti alcuni consiglieri comunali hanno chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario, aperto alla cittadinanza, proprio per discutere dei ritardi nella realizzazione. Ci fu uno scontro proprio tra gli esponenti di minoranza ed indipendenti e la presidente del Consiglio comunale, Laura Reitano.