Sant’Agata, Romeo “braccio destro dell’opposizione” si può dire: assolto Puleo

di Teresa Frusteri
05/04/2023

Che il giornalista Giuseppe Romeo fosse “a completo servizio” dell’Amministrazione di Bruno Mancuso è cosa risaputa. A Sant’Agata di Militello lo sanno anche le pietre. Il sindaco della cittadina tirrenica nel 2018 lo aveva addirittura nominato come esperto in materia di “Comunicazione ed i rapporti con i Media”. Un incarico che Romeo avrebbe dovuto svolgere gratuitamente per 12 mesi. Avrebbe dovuto, se non fosse intervenuto l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia che, nel sottolineare una violazione della legge 150/2000 da parte di una pubblica amministrazione, chiedeva al sindaco santagatese “di rivedere la propria posizione, di mostrare nei fatti rispetto per la professione giornalistica, rispettando la legge e garantendo retribuzioni adeguate alle prestazioni professionali offerte”.

Che il giornalista Giuseppe Romeo, che scrive per Gazzetta del Sud, che è stato direttore del giornale online Santagata Informa, addetto stampa del Parco dei Nebrodi, vice direttore di Antenna del Mediterraneo e anche speaker nella campagna elettorale del 2018 a sostegno dell’attuale sindaco Bruno Mancuso, è vergognosamente di parte, se n’è accorto anche il Tribunale di Patti che ha assolto il consigliere Giuseppe Puleo dall’accusa di diffamazione nei confronti di Giuseppe Romeo, per avere definito il giornalista “braccio desto” dell’allora opposizione.

Puleo, ex assessore ed coordinatore cittadino del Pd, aveva replicato in un post sul social network Facebook, ritenuto da Romeo denigratorio (i fatti sono avvenuti a settembre del 2016), ad un articolo del giornalista Romeo pubblicato sul quotidiano ‘Sant’Agata informa’ dal titolo “Riqualificazione urbana, Sant’Agata ancora assente. Ma l’amministrazione si arrampica sugli specchi. Le ‘giustificazioni’ dell’assessore Puleo, ma ecco cosa dice il bando”, in cui veniva attaccato duramente.

L’allora assessore Puleo aveva così commentato l’articolo: “Basterebbe leggere il bando, sempre che se ne abbia la disponibilità mentale e la capacità di essere sopra le parti… per capire che il giornalista di ‘Sant’Agata Informa’, di Antenna del Mediterraneo e della Gazzetta del Sud Giuseppe Romeo, mistifica la realtà e astrattamente confonde l’opinione. Ormai è diventato il braccio destro dell’opposizione”.

Al giornalista non piacque essere definito “braccio destro, dell’allora opposizione e, assistito dall’avvocato Massimiliano Fabio, al solo scopo di difendere la propria onorabilità, ricorse alle vie legali dove però Giuseppe Puleo, difeso dagli avvocati Antonio Frenis e Fabio Repici, riuscì a dimostrare la bontà delle proprie affermazioni.

Nel corso delle varie udienze, la difesa ha dimostrato, producendo il curriculum vitae del giornalista e corrispondente santagatese, che Giuseppe Romeo, dal 2013 direttore responsabile di santagatainforma.it, testata giornalistica di un’attività associativa, in effetti tra il 2014 e il 2018 è stato collaboratore del senatore Bruno Mancuso, attuale sindaco del comune nebroideo, per la comunicazione sul territorio. I legali di Puleo hanno prodotto, a dimostrazione di tutto ciò, anche un messaggio scritto nella chat dell’amministrazione comunale nel 2019, in cui il sindaco Bruno Mancuso invitava i consiglieri comunali, gli assessori e il presidente del consiglio comunale a finanziare il giornale: “Per finanziare S. Agata Informa, affinché possa continuare a svolgere attività di comunicazione quale ‘organo’ di stampa della nostra amministrazione, vi chiedo un contributo annuale di 80 euro per i consiglieri e 600 per gli assessori e il presidente del consiglio, per comodità indico l’Iban per effettuare il bonifico… Causale: contributo per attività associativa. Grazie a tutti”.

Il Tribunale di Patti in sezione penale, composto dal giudice monocratico Vincenzo Mandanici, alla fine ha così assolto Giuseppe Puleo, attuale consigliere di minoranza, ex assessore ai lavori pubblici e ai servizi sociali del comune di Sant’Agata di Militello della giunta guidata da Carmelo Sottile nel quinquennio dal 2013 al giugno del 2018, accusato di diffamazione dal giornalista Giuseppe Romeo che si è costituito parte civile.

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