Il Consiglio comunale di Sant’Agata Militello, riunitosi ieri al Castello Gallego, ha approvato il regolamento Iacp, presentato dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Mancuso. L’atto però ha avuto il via libera dopo le modifiche imposte dagli emendamenti presentati dalla minoranza e dal gruppo indipendente “Un’altra Sant’Agata”. Alla seduta era assenti i consiglieri di maggioranza Reitano, Zingale, Ortoleva e Maniaci, il consigliere di minoranza Puleo e l’indipendente Recupero.
Al regolamento comunale per l’assegnazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica, i consiglieri Sanna, Alascia e Franchina hanno presentato 11 emendamenti mentre l’opposizione, rappresentata dai consiglieri Starvaggi, Vitale e Brancatelli altri 3. I consiglieri di maggioranza Zingales Alì, Armeli e Indriolo hanno abbandonato l’aula e non hanno partecipato alla votazione degli emendamenti perché non corredati dei relativi pareri tecnici che gli altri consiglieri hanno invece voluto discutere. A far andare avanti i lavori è stato il segretario comunale, la Dott.ssa Cinzia Chiereleison, che ha affermato che “secondo la giurisprudenza citata i pareri non fossero vincolanti”. Così il regolamento con i 14 emendamenti, alla presenza degli assessori Scurria, Fazio e Pedalà, è stato votato dai consiglieri indipendenti e dall’opposizione. Contrario invece il presidente del consiglio Andrea Barone.
Gli emendamenti presentati dal gruppo “Un’altra Sant’Agata”, illustrati dal capogruppo Sanna, hanno un carattere tecnico perché appunto mirano ad aggiungere alcune mancanze e lacune che potevano sfociare in ambiguità e quindi i sottoscrittori hanno effettuato alcune precisazioni. La novità più rilevante riguarda la composizione del nucleo familiare, al quale i consiglieri hanno voluto aggiungere: “ai figli naturali legittimi e adottivi anche i concepiti, previa comprovante certificazione medica, perché esso deve essere inserito nel novero dei portatori di diritti dal concepimento“.
Tra gli emendamenti dell’opposizione, illustrati dal consigliere Starvaggi, spicca la modifica secondo cui le valutazioni debbano essere effettuate da una commissione, non più istituita con determinazione sindacale del sindaco, ma da una commissione composta dal primo cittadino ed suo delegato, da due consiglieri comunali (uno di maggioranza e uno di minoranza), un dirigente comunale, un funzionario IACP e da un funzionario della Prefettura.
Piccola polemica all’inizio della seduta e sul primo punto all’ordine del giorno del Consiglio, alla relazione sullo stato di attuazione del programma. Il punto è stato rinviato a causa dell’assenza del primo cittadino. Per il consigliere Vitale il fatto che il sindaco non fosse presente rappresenta “una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini elettori e dei consiglieri presenti”. Il consigliere Indriolo, che ha portato al consiglio le scuse del sindaco, ha chiesto di trattare il punto all’ordine del giorno alla sua presenza mentre il consigliere Sanna ha sottolineato che “la relazione era un atto dovuto da parte del sindaco, che grazie ad un atto ispettivo dei 3 consiglieri, l’Assessorato Enti Locali aveva diffidato, entro 15 giorni, il sindaco a compiere la relazione che dal suo insediamento non era mai stata effettuata”.
Approvati invece i successivi punti all’ordine del giorno tra i quali i debiti fuori bilancio ai professionisti per i quali non è stato possibile votare l’immediata esecutività per mancanza del quorum in aula.