Starvaggi: “Altra violazione del Comune di Sant’Agata sull’accesso agli atti”

“Il Comune di Sant’Agata in più occasioni ha leso il sacrosanto diritto dei consiglieri comunali di visionare atti nell’espletamento del proprio mandato”. Lo rende noto la consigliera di minoranza Nancy Starvaggi che, in una nota stampa, annuncia quanto è stato accertato dall’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, a seguito di un riesame della segnalazione dei consiglieri comunali di minoranza sulla mancata consegna di atti importanti relativi all’esame del piano di riequilibrio e inviati dalla Corte dei Conti al Comune di Sant’Agata.

Si tratta della segnalazione dell’1 marzo 2021 inviata dai consiglieri di minoranza Giuseppe Puleo, Nancy Starvaggi, Monica Brancatelli e Antonio Vitale, i quali sull’incresciosa vicenda si sono già espressi con diverse dichiarazioni con cui stigmatizzavano l’atteggiamento assunto dal funzionario di rifiuto dell’accesso. Il procedimento avviato dai consiglieri in un primo momento si era concluso con un nulla di fatto da parte dell’Assessorato.

“Questo perché i fatti – commenta la consigliera di minoranza Nancy Starvaggi – così come esposti all’Assessorato nella relazione del Comune, erano stati “falsati” da quanto dichiarato dal Responsabile della III area, ossia dalla stessa persona che aveva negato l’accesso, e che si era in pratica “autoassolta”, affermando nella relazione richiesta al Comune dall’assessorato: “la vicenda in argomento si è conclusa con il rilascio degli atti richiesti in data 09 marzo 2021”.), senza dare rilievo alla circostanza che tale invio è avvenuto tardivamente (appena dopo l’udienza cui si riferisce la nota) e pertanto indiscutibilmente oltre il termine in cui i Consiglieri ravvisavano l’utilità nel visionarla per l’espletamento del proprio mandato. Non può esserci alcun dubbio che la consegna oltre il termine utile comporti un evidente vulnus di un importante diritto dei consiglieri comunali. 

“Questo gravissimo fatto – prosegue la Starvaggi – non può costituire un precedente sul quale sorvolare e sul quale non andare in fondo, poiché minimizzare certi comportamenti potrebbe seriamente minacciare anche per il futuro il pieno svolgimento dell’ufficio di consiglieri comunali, di cui siamo stati investiti. Con questo spirito e per tali ragioni abbiamo ritenuto doveroso inviare all’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica una nota che riportava dettagliatamente gli sviluppi della spiacevole vicenda”.

Oggi l’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, ritornando sui suoi passi, ha inflitto una pesante stoccata al comune e ha riconosciuto il vulnus al diritto all’accesso agli atti subito dai consiglieri comunali. Alla luce di quanto evidenziato dai sottoscritti, l’Assessorato, con la Nota prot. n. 7411 del 21 maggio 2021, ha riscontrato “che in effetti gli atti richiesti a suo tempo sono stati consegnati il 9 marzo 2021, abbondantemente fuori termine, rispetto al Regolamento Comunale”.

Inoltre l’Assessorato critica l’operato del comune, aggiungendo che “non si comprendono, altresì, le motivazioni che hanno indotto il Funzionario Comunale a non autorizzare l’accesso agli atti in quanto si trattava di mera corrispondenza tra la Corte dei Conti e il Comune di S. Agata di Militello, pertanto non erano atti “secretati”. Così “ancora una volta, non sono stati rispettati i termini, oltre che regolamentari, anche legislativi”. Infine l’Assessorato ammette che “tutto ciò non ha consentito l’espletamento del mandato amministrativo dei Consiglieri Comunali, causando un evidente “vulnus” a quelli che sono i diritti e le prerogative dei medesimi e ammonisce “pro futuro” il Comune di S. Agata sulle possibili conseguenze negative per le casse dell’ente di condotte di questo genere.

Si tratta del secondo affondo nel giro una settimana che il Comune di Sant’Agata riceve rispetto alla lesione dei diritti dei consiglieri comunali nell’espletamento del proprio mandato. Infatti recentemente l’Assessorato ha anche accertato che, a seguito di due richieste di accesso ai documenti amministrativi relativi alle vicende legate al Porto e al Cimitero, effettuate da parte del consigliere Puleo, l’Ente non aveva mai risposto.

“Violare le prerogative dei consiglieri comunali di minoranza – conclude la Starvaggi – significa non solo negare valore a tutti quei cittadini che li hanno votati, ma lacera il rapporto di equilibrio tra organi chiamati a gestire l’amministrazione (la dirigenza) e gli organi elettivi chiamati a determinare la politica amministrativa dell’ente, con l’alterazione del modello delle democrazie come la nostra, dove la minoranza controlla la maggioranza, e lo fa proprio attraverso l’acquisizione di informazione e documenti. Un sistema è tanto più democratico quanto è più elevato il grado di coinvolgimento delle minoranze nelle scelte che riguardano l’istituzione, ci auguriamo che i funzionari ed i politici, che sino a questo momento non sono stati attenti al rispetto delle regole e della democrazia, possano per il futuro esserlo”. 

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Redazione