Santo Stefano, alunno ipovedente insegna ai compagni il codice braille

La scuola primaria del plesso Lombardo Radice dell’istituto Comprensivo di Santo Stefano di Camastra, con la quinta classe è stata protagonista di un interessante laboratorio didattico che ha visto il coinvolgimento dell’intera classe, in una iniziativa di totale inclusione, e denominata “Un punto dopo l’altro”.

Questa attività è nata con l’intento di facilitare gli scambi comunicativi tra un bambino con difficoltà visive e l’intera classe ed è stata accolta con molto entusiasmo dagli alunni, dalle loro famiglie e da tutto il personale docente guidato dall’insegnante prevalente Concetta Serraino, dall’insegnate di sostegno Giusy Scurria e dall’assistente alla comunicazione Maria Catena Pellegrino prima e Patrizia Oieni adesso. L’entusiasmo che ha spinto tutto lo staff è stato coinvolgente a tal punto che Cayetan, un ragazzo ipovedente dalla nascita, ben presto è entrato nei cuori di tutti i suoi compagni, in questi cinque anni è stato lui il vero trascinatore per far conoscere e affrontare la vita con sfumature diverse.

Una trasformazione che nel corso di questi anni non è stata solo frutto di tanta pazienza, da parte di tutti i genitori e bambini, nessuno escluso. E’ partito proprio da loro, l’imput necessario per imparare il codice Braille, il linguaggio usato da Cayetan. Per i bambini non ci sono ostacoli o barriere che non si possono superare ma solo opportunità da scoprire, imparare, miracoli da compiere. Quest’esperienza ci dimostra che la scuola, quando accoglie la diversità, può essere luogo di ricchezza e apprendimento, Cayetan è ancora più autonomo e indipendente, ha imparato le cose che un bambino deve conoscere. Di ciò bisogna dare atto a tutte le professionalità che con tanto amore lo hanno seguito in questo percorso, persone che sono andate oltre il loro dovere professionale. La quinta A della scuola Lombardo Radice di S. Stefano di Camastra è diventata grazie alla presenza di questo ragazzo una classe speciale, tanto da interessare anche le telecamere della RAI che ha deciso di seguire da vicino quanto di buono si dice di questa realtà scolastica che brilla di luce propria, tanto da diventare ancora più splendente.

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Pubblicato da
Lucio Volo