Santo Stefano, anonimo benefattore restaura edicola votiva
Lo potremmo definire un bel gesto di amore verso la propria terra e il paese in cui risiede, quello effettuato da un anonimo benefattore che ama definirsi metà stefanese e metà catanese, e cioè, fare eseguire dei lavori di manutenzione ordinaria sull’Edicola Votiva sita in contrada Sacramento, su territorio di Santo Stefano di Camastra.
Certamente si tratta di un bel gesto da parte di questo personaggio che preferisce, come detto, mantenere l’anonimato, ed espletate tutte le formalità di rito chieste ed ottenute le necessarie autorizzazioni, a sue spese a fatto eseguire i lavori che necessitavano. Questi segni nello spazio costruito non sono mai casuali essendo sempre il risultato di una tradizione religiosa e culturale, di esigenze d’ordine pratico o d’istanze esistenziali.
Queste piccole cappelle votive, isolate dalle abitazioni, edificate a protezione di una statua o di un’immagine sacra, sono state costruite ad inizio e conclusione del centro abitato in quella che una volta era l’estrema periferia del paese. Una scelta urbanistica decentrata a difesa ed a protezione del paese, quasi a sacralizzare il territorio sottraendolo alle forze del male. Una bella testimonianza della religiosità popolare ormai quasi prive di significato e fuori del contesto per cui sono state concepite; oggi, inglobate magari in mezzo alle case, hanno mutato il loro originario rapporto di confine tra l’urbano e la campagna.
L’intervento è stato ultimato qualche settimana fa, i lavori hanno avuto come finalità il ripristino dell’integrità dei muretti perimetrali e del tetto, sempre più danneggiati dalle intemperie e dallo scorrere inesorabile del tempo. Non sono stati eseguiti restauri artistici di alcun tipo né all’esterno né all’interno della struttura per i quali eventualmente in fase successiva si richiederà sia il parere obbligatorio e vincolante dell’Ufficio tecnico Comunale, sia il parere necessario del Responsabile della Parrocchia di Santo Stefano di Camastra.
“Ringrazio il Sindaco ed il Responsabile dell’area tecnica per avermi permesso di ristrutturare l’edicola – dichiara l’anonimo benefattore – è un dono alla comunità stefanese perché possa divenire luogo di culto. La speranza è che il Santissimo Crocifisso in questo momento così difficile possa proteggere gli stefanesi e donare loro speranza e coraggio”. Non nono sono stati altresì eseguiti lavori di consolidamento dell’area su cui sorge l’Edicola Votiva.