Santo Stefano, cartelle esattoriali AtoMe1: un incontro per trovare una soluzione

Una distribuzione a tappeto di cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate-riscossione pagamenti per conto dell’AtoMe1 in liquidazione, è in corso nel paese della ceramica. I tributi si riferiscono agli anni 2006, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012. A molti utenti tali cartelle hanno rovinato la tranquillità di agosto in quanto costretti a ricercare le ricevute di pagamenti effettuati molto tempo fa e/o riscontrare note interruttive dei termini di prescrizione. Tra l’altro, trattandosi di cartelle di pagamento riferite fino a 18 anni fa, molti dei titolari sono scomparsi e gli eredi non sanno dove trovare la prova dei pagamenti. 

Un danno non indifferente accompagnato da forte indignazione specie per quanti hanno regolarmente pagato o hanno vinto i ricorsi alla Corte di Giustizia Tributaria. La cosa poco credibile è che le cartelle vengono recapitate, a quanto pare, a tutti gli utenti del tempo, debitori e non. L’avvocato Carmelo Galati, che negli anni scorsi ha curato i ricorsi di parecchi utenti con risultati vittoriosi riuscendo persino a fare condannare l’Ato al pagamento delle spese di giudizio, è incredulo ed esterrefatto dopo aver notato che le cartelle di pagamento sono arrivate anche ai vincitori di ricorso. Va precisato che i crediti per i quali si procede sono in buona parte prescritti, già pagati o annullati dalla giustizia tributaria anche in grado di appello e alcuni contribuenti attendono di ricevere il pagamento delle spese legali e quindi sono creditori e non debitori dell’AtoMe1. Inoltre l’AGCOM ha fatto una sanzione all’AtoMe1 per pratica commerciale scorretta condannandola a pagare 50.000 euro. Tale sanzione è stata confermata dal Tar Lazio in primo grado ed è pendente il giudizio di Appello.

Sull’argomento hanno preso posizione i quattro consiglieri della minoranza Marila Re, Giuseppe Lucifaro, Giuseppe Pezzicara e Gabriella Regalbuto del cartello “Noi per Santo Stefano”. In una nota indirizzata al Sindaco, agli Assessori, al Presidente del Consiglio, al capo gruppo “Santo Stefano nel Cuore”, nel premettere che “la ricezione di tali cartelle ha generato preoccupazione e rabbia nella Comunità, tenuto conto che precedono la riscossione coattiva”, ritengono opportuno “organizzare un incontro pubblico alla presenza di avvocati, esperti, consulenti e tributaristi  per un momento di confronto e chiarimento”. Sulla spinosa faccenda è anche intervenuto il coordinatore comunale di FI Soccorso Salamone, che in una nota chiede al sindaco di organizzare un tavolo tecnico con esperti per una class action di opposizione alle cartelle ritenute non regolari.

Nel vicino comune di Caronia , intanto , un tavolo rotondo è già stato realizzato venerdì scorso nella sala ex CLub Lama della via Caracciolo a Caronia Marina. Dall’incontro, al quale hanno partecipato gli avvocati Benedetto Caiola e Ciro Iraci e la commercialista  Antonietta Agostino, è emersa la possibilità di prescrizione presentando le cartelle vizi formali e sostanziali essendo state recapitate dopo 18 anni, e anche perché non avrebbero ricevuto atti interruttivi per la prescrizione. La vicina Mistretta non è esclusa dalla distribuzione a tappeto delle cartelle di pagamento riferite sempre a parecchi anni addietro. Il noto commercialista del luogo, Vincenzo Tamburello, è convinto della nullità delle cartelle di pagamento per vizi formali e sostanziali adducendo vari motivi tra cui il recapito ritenuto fuori termini. Il sindaco Francesco Re, sensibile alle istanze a difesa dei cittadini, ha disposto per il prossimo lunedì 19, nella sala consiliare, un incontro a cui parteciperanno esperti, legali e commercialisti invitando i cittadini a prenderne parte.

Share
Pubblicato da
Rosario Raffaele