Una riunione operativa, decisa dall’assessore alla Protezione Civile Santo Rampulla, che ha convocato tutti i suoi più stretti collaboratori, per mettere a punto le strategie necessarie per affrontare la fase 2 di questa pandemia a Santo Stefano di Camastra.
L’incontro, abbastanza proficuo, ha permesso ai presenti di fare il punto della situazione, in maniera da affrontare nella massima sicurezza la nuova fase che appare più complessa e difficile da vivere e gestire. Con questo summit l’assessore Rampulla ha invitato tutto il suo staff operativo a serrati controlli affinché tutto proceda per il meglio.
Nel corso dell’incontro si è anche parlato di alcuni disguidi che si sono verificati in passato. Pertanto, per evitare che si vengano a creare altre spiacevoli situazioni, si è deciso di procedere alla stesura di un apposito modello ideato dagli stessi volontari in cui vengono annotati i dati di tutta l’attività che viene svolta nel corso della distribuzione dei buoni spesa, che questa volta verrà realizzata porta a porta e qualora gli interessati non siano presenti avranno la possibilità di ritirare l’involucro direttamente presso la sede della Protezione Civile. Questa sarà una fase molto intensa, per questo motivo è stato deciso che sarà fatto un lavoro a tappeto per non lasciare nulla al caso attraverso un lavoro minuzioso e collaborativo da parte di tutti.
“Sarà importante – commenta l’assessore a Nebrodi News – continuare a fare buona condotta per non vedere vanificato il grande lavoro che è stato fatto fino ad ora, per dimostrare e confermare il grande senso di responsabilità di tanti, che ha permesso di mantenere le ottimali condizioni di sicurezza conquistate fino ad ora. Pertanto, viene richiesto a tutta la cittadinanza di continuare a muoversi con la massima cautela, perché non si tratta di una fase in cui si ritorna alla piena libertà di movimenti ed abitudini, ma un alleggerimento della presa per un graduale ritorno alla normalità. Bisognerà continuare ad essere responsabili, perché basta un piccolo errore per tornare indietro con le più dure e rigide misure restrittive”.