Santo Stefano, il generale Angelosanto si confronta con gli studenti
Il generale del Ros dei carabinieri Pasquale Angelosanto nella mattinata di ieri, 27 gennaio, ha incontrato gli studenti delle scuole di Santo Stefano di Camastra e nel pomeriggio ha preso parte alla commemorazione in ricordo del generale Nicola Mirenna.
Il generale Angelosanto ha contribuito alla cattura del capo di “cosa nostra” Matteo Messina Denaro. “Sono stati giorni di clamore mediatico – ha detto il generale parlando agli studenti che lo hanno accolto con molto rispetto – ma questo non è un punto d’arrivo bensì un punto di partenza. La guerra non è stata ancora vinta, noi carabinieri lavoreremo per questa collettività ancora di più, per garantire a quella parte di società sana di avere fiducia nelle nostre azioni e per donare la libertà ai cittadini che in alcuni territori è limitata dalla mafia che spesso condiziona tutto.”
“Oggi abbiamo un motivo in più per vivere con fiducia su questo territorio – ha espresso una studentessa del Liceo Artistico Ciro Michele Esposito. Abbiamo voltato pagina e ritrovato l’orgoglio”.
Sorprendenti le considerazioni di questi studenti che 30 anni fa, quando le stragi mafiose imbrattavano di sangue le strade della Sicilia e iniziava la latitanza di Messina Denaro, neppure erano nati. Ma la storia insegna e non va dimenticata e sensibilizzare le nuove generazioni crea donne e uomini migliori. Significativo è stato l’appello di un ragazzino delle medie che con la genuinità della sua età ha chiesto al generale “perchè esiste la mafia, perchè certa gente si comporta così male?”. La risposta di Pasquale Angelosanto è stata forte e chiara: “Lo Stato vince sempre!. Abbiamo catturato un latitante è vero ma non abbiamo sconfitto l’organizzazione criminale. Lavoreremo ancora e staremo sempre al fianco di tutti quei cittadini onesti, presidiando ancora di più quei territori dove la criminalità è più presente”.
Pasquale Angelosanto nel 1985 diresse la caserma dei carabinieri della Città delle Ceramiche. Nel 2016 gli venne conferita la cittadinanza onoraria e la sua visita a Santo Stefano di Camastra non è stata casuale. Egli è fortemente legato a questo territorio di cui si sente parte integrante. “Oggi essere qui – ha dichiarato il generale dei Ros – è stato come tuffarsi nei ricordi del passato, quando ero solo un giovane capitano”.