Santo Stefano, l’istituto Comprensivo aderisce alla Giornata del Camminare
L’Istituto Comprensivo di Santo Stefano di Camastra ha deciso di aderire alla Giornata del Camminare. L’iniziativa, nata da una proposta dell’insegnante di educazione motoria, il professore Giuseppe Dolcemaschio, si svolgerà lungo le vie del centro urbano della cittadina stefanese il prossimo 18 ottobre. La manifestazione nazionale, promossa da FederTrek, promuove la diffusione della cultura del camminare attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, del mondo dell’associazionismo e del mondo scolastico con la partecipazione delle amministrazioni locali.
Il camminare, un gesto semplice e naturale, determinante nella prospettiva di dare un sostanziale contributo a migliorare la qualità della vita, in particolare in ambito urbano. Si tratta di un evento che di anno in anno ha visto una fortissima crescita in termini di partecipazione. Sono sempre più numerose le persone, che aderiscono con entusiasmo alle tantissime iniziative di sensibilizzazione organizzate per la Giornata, perché consapevoli degli innumerevoli benefici in termini di benessere psico/fisico dovuti dalla mobilità pedonale.
Il tema di quest’anno è legato al Turismo Lento, un’esperienza a cui è stato dedicato tutto il 2019, attraverso la promozione dei Cammini storico culturali, declinati nelle città anche con la pratica del trekking urbano. L’obiettivo è quello di giungere alla manifestazione del 2020 dedicando a questa iniziativa un’intera settimana in cui attuare, o anche solo sperimentare, nuove modalità di mobilità urbana pedonale e di formazione della cultura del camminare, a partire dal mondo scolastico.
Si cammina per ragioni di salute o riabilitative, si cammina per mantenere il proprio benessere o per conquistare una certa forma, si cammina per sport e per agonismo, si cammina per fare un’esperienza, fuggire dal quotidiano, cercare qualcosa in termini esistenziali o spirituali. Il camminare è un’esperienza semplice e ancestrale, il primo gesto motorio, che purtroppo l’uomo contemporaneo non sa più fare bene, insieme al mangiare e al respirare.