Santo Stefano, soffoca mentre mangia: salva grazie al “118”

di Giuseppe Salerno
15/10/2022

Soffoca mentre ingoia un boccone di carne per lā€™ostruzione totale delle vie aeree causata dal corpo estraneo e perde i sensi nel giro di pochi minuti. Eā€™ successo ad una donna di 61 anni di Santo Stefano di Camastra che nella serata di ieri, nel bel mezzo della cena, stramazza al suolo in coma da carenza di ossigeno nel sangue.

Pochi istanti dopo, lo stato dā€™asfissia origina il conseguente arresto cardiaco che non avrebbe lasciato speranze di vita alla donna che se oggi, sana e salva, potrĆ  raccontare lā€™epilogo di una angosciosa esperienza finita bene, in quella che sembrava essere una comune serata di ottobre, puĆ² farlo solo grazie al servizio di emergenza urgenza sanitaria ā€œ118ā€ ed in particolare al tempestivo intervento dellā€™equipaggio della Delta 29, lā€™ambulanza in dotazione al Punto territoriale di emergenza di Santo Stefano di Camastra.

Eā€™ stato proprio lā€™intervento dellā€™equipe sanitaria coordinata dal dottor Antonino Puglisi a salvare la 61enne. Giunti sul posto i soccorritori esaminano la scena scorgendo nella donna, priva di coscienza, dei segnali inequivocabili. La colorazione bluastra della cute, dovuta ad una insufficiente ossigenazione del sangue, non lasciava spazio a dubbi: lā€™equipaggio si trova davanti ad unā€™interruzione del funzionamento cardiaco e dellā€™attivitĆ  respiratoria spontanea.

I due soccorritori professionali, Antonio Scudieri e Biagio Tita, iniziano sul corpo privo di vita, la rianimazione cardio polmonare. Una combinazione tra compressioni toraciche, ma senza ventilazione per evitare che il bolo potesse scendere piĆ¹ in basso, per preservare manualmente il circolo, che dopo una ventina di minuti circa danno lā€™effetto sperato. La donna da unā€™evidente segnale di ripresa, il cuore ricomincia a battere, e con un colpo di tosse elimina il corpo estraneo che gli ostruiva in profonditĆ  le vie aeree, iniziando a respirare autonomamente.

La paziente, salva per il rotto della cuffia, viene stabilizzata e trasferita con la massima urgenza al pronto soccorso dellā€™ospedale Santā€™Agata di Militello per gli approfondimenti clinici del caso, tra lā€™incontenibile gioia dei familiari che hanno potuto riabbracciare, con commozione, un affetto che per qualche interminabile istante pensavano di aver perso per sempre. Ā Ā 

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