L’associazione persone con diabete “AGD” ha lanciato l’allarme sulle gravi condizioni d’incertezza che vivono i pazienti con diabete. Abbiamo intervistato Sergio Paparone, papà del ragazzo diabetico 21enne che la settimana scorsa si è rivolto ai carabinieri per denunciare la leggerezza dell’ASP di Messina che, nonostante lo stato di necessità, non ha fornito a suo figlio l’apposito sistema integrato (pancreas artificiale automatico) per la terapia.
Paparone, segretario dell’associazione, è disperato e si fa portavoce anche di molti diabetici ai quali non sono stati distribuiti microinfusori che servono per il monitoraggio della glicemia. La macchina permette di intervenire automaticamente con microgocce di insulina, per tenere appunto a bada la glicemia.
“Pensi quanti benefici ne potrà ricavare un bambino diabetico, ma anche un adulto, con livelli mostruosi di glicemia” – afferma Paparone, utilizzando questa macchina. Insomma, si può tenere a bada la patologia che, ricordiamo, se non curata può portare anche alla morte. I dati trasmessi da questo apparecchio al microinfusore permettono, in caso di glicemia alta d’ infondere insulina, in caso di insulina bassa, di bloccare l’infusione.
Abbiamo contattato il direttore generale dell’ASP 5 di Messina, Bernardo Alagna, che, informato della vicenda, ci ha detto che l’Azienda ha fatto richiesta della fornitura e che “si tratta di un ritardo ingiustificato su cui l’Asp non ha alcuna responsabilità”.