Sit-in dei sindaci del D29: “Ospedale di Mistretta va potenziato”

Un sit-in di protesta in cui chiedono il potenziamo dell’Ospedale di Mistretta. Si sono riuniti questa mattina, di fronte al nosocomio amastratino, i sindaci e e gli amministratori del Distretto socio-sanitario D29. Erano presenti i primi cittadini di Castel di Lucio, Pippo Nobile, di Tusa, Luigi Miceli, di Pettineo, Domenico Ruffino, di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re, di Motta d’Affermo, Sebastiano Adamo, il vicesindaco di Reitano, Tecla Cupane, e tutti i presidenti dei Consigli comunali del Comuni dei Nebrodi. Assenti i commissari che reggono il Comune di Mistretta perché occupati in altri impegni istituzionali.

“Ci ritroviamo a fronteggiare il coronavirus – affermano i sindaci – senza avere sui Nebrodi nemmeno un reparto, di bassa e media intensità, con posti letto di degenza ordinaria, prontamente utilizzabili in base all’andamento dei ricoveri e progressivamente incrementabili in base al flusso di pazienti Covid. Siamo consapevoli delle difficoltà che tutti Noi, e ancor di più chi si trova a ricoprire ruoli di vertice all’interno di un Azienda sanitaria provinciale, siamo costretti ad affrontare a causa dell’emergenza sanitaria in atto; a distanza di oltre un mese dall’audizione tenuta con i rappresentanti dell’Azienda e dopo che abbiamo sollecitato anche per altre vie i vertici aziendali, non possiamo però accettare che le Nostre richieste, volte a dare risposte ai bisogni del territorio, restino inascoltate senza neppure che le proposte vengano valutate nel merito”.

Intanto il capogruppo Pd all’Ars, Giuseppe Lupo, sottoscrive un’interpellanza parlamentare con la quale fa propria la protesta degli amministratori nebroidei: “La grave emergenza sanitaria che la Sicilia sta vivendo impone  programmi di contenimento e screening che includano anche i territori più interni dell’isola già fortemente  penalizzati  in ambito di strutture sanitarie. I sindaci dei Nebrodi lanciano,  a nome dei cittadini, un condivisibile grido di allarme che il governo regionale non può e non deve ignorare. Il potenziamento dell’USCA di Mistretta, con la possibilità di attrezzare un laboratorio all’interno dell’ospedale SS. Salvatore, – aggiunge Lupo – consentirebbe l’analisi immediata dei tamponi, per i quali attualmente è previsto il trasferimento a Messina. Potenziare l’assistenza domiciliare e la postazione 118 di santo Stefano di Camastra,  e realizzare nuovi posti Covid all’interno dei presidi ospedalieri locali e nelle Rsa consentirebbe una più efficace assistenza ai cittadini dell’area dei Nebrodi oltre ad un alleggerimento della pressione sugli ospedali dei capoluoghi. Condivido la protesta dei  sindaci, che sempre ed al di là di ogni appartenenza politica, – conclude il parlamentare Pd –  rappresentano la voce  e le necessità  dei cittadini”.

Interviene anche l’assessore alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso, che scrive una lettera all’assessore Razza che riportiamo integralmente:

“I Sindaci del distretto socio sanitario di Mistretta rappresentano la necessità di rafforzare le attività di prevenzione e contenimento dei contagi mediante il potenziamento delle Strutture Ospedaliere e Territoriali esistenti nel comprensorio ed in particolare dell’Ospedale di Mistretta, inclusa la possibilità di favorire la conversione del Presidio di Mistretta in Ospedale COVID. Infatti, quest’oggi, una rappresentanza di Amministratori Locali del Distretto Sanitario D29 ha manifestato pacificamente per sensibilizzare il Governo Regionale e la Commissione Salute dell’Ars ad attivarsi al fine di potenziare l’Ospedale di Mistretta. Considerate meritevoli le predette richieste, di cui allego copia, stante anche il particolare momento di difficoltà che le predette comunità stanno vivendo, Ti chiedo di tenerle in debita considerazione per le iniziative ritenute necessarie per ridurre il disagio della collettività interessata”.

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Pubblicato da
Giuseppe Salerno