Torrenova, sindaco Castrovinci: “Tracciamento non funziona”
C’è una falla nel tracciamento dei contatti dei positivi attuato dagli uffici dell’ASP 5 Messina, al fine di adottare provvedimenti di isolamento, non a partire dalla positività già al test rapido ma solo dopo l’accertamento del tampone molecolare, con relativi rischi diffusione del virus. È la denuncia fatta dal sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci, che ha inviato una diffida al presidente della Regione Nello Musumeci, al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale messinese Bernardo Alagna e al commissario per l’emergenza Covid Messina Alberto Firenze e per conoscenza al Prefetto.
“Ci sono tre vergogne nella gestione di questa pandemia. Prima Vergogna. I Sindaci, massima autorità sanitaria del proprio paese, sono esclusi completamente dal tracciamento dei contatti e dei positivi. Chiedo a Musumeci e a tutti gli altri scienziati: se un Sindaco non sa che c’è un positivo nel paese, chi la fa la sorveglianza prevista dal protocollo sanitario? E poi, sulla situazione raccolta rifiuti. Mi possono spiegare chi dice agli operatori ecologici quali rifiuti raccogliere e quali no? Seconda Vergogna. Abbiamo notato tutti che il virus non risparmia nemmeno i bambini. Il protocollo cosa prevede? Di stare isolati per 10 giorni. Gli scienziati decidono che un bambino di 5 anni è isolato ma i genitori sono considerati contatti di secondo livello, quindi liberi di uscire. Quindi il bambino farà tutto da solo. Non è una barzelletta. E poi capita che i genitori, dopo 12 giorni, diventano contatti di primo grado e nel frattempo hanno contagiato altre 50 persone. Non mi sembra così difficile capire che un bambino piccolo non può essere autosufficiente! Terza e più grande Vergogna. E mi prendo la responsabilità penale. Mi riferisco al tracciamento dei positivi. Faccio una premessa. Tamponi rapidi e molecolari sono stati equiparati. Una volta riscontrata una positività, scatta da protocollo sanitario immediatamente l’isolamento fiduciario per il soggetto positivo e la quarantena per i contatti. Purtroppo qui da noi non è così! E sono pronto a dimostrarvelo che non è così! Da noi non viene fatto nessun tracciamento per i soggetti positivi al test rapido. Il tracciamento inizia dopo 5 giorni, dopo la conferma della positività al molecolare. Una vergogna assoluta! Per iniziare la tracciabilità si passa attraverso 4 Enti! Quindi stiamo dando un vantaggio di 4 giorni ad un virus così subdolo e pericoloso. Sui contatti stretti non viene disposto alcun provvedimento. Invito il Presidente della Regione a chiedere chi ha preso questa folle decisione. Il mio grido d’allarme è condiviso con i medici dell’USCA. Non è pensabile chiamare le persone dopo 4 giorni. Voglio sapere chi ha dato quest’ordine, immediatamente! Invito tutti a verificare, così capiamo se io sono pazzo o se tutto è confermato… di cosa stiamo parlando? C’è gente che non vive più e noi non fermiamo un potenziale positivo”.
“Notizia di oggi, la Sicilia si appresta a diventare “zona rossa”. La notizia non mi stupisce ma sono disgustato dalla gestione di questa pandemia. Il Covid ha due facce: la prima faccia è rappresentata da chi davvero vuole sconfiggere il virus, da chi tutti i giorni, a mani nude, lotta contro questo maledetto nemico per rispetto di tutti. E poi c’è l’altra faccia del Covid. La faccia di quelli che si arricchiscono, il Covid è diventato un business. Perché c’è gente che muore di fame, come i lavoratori che hanno attività chiuse ingiustamente, e c’è chi ci guadagna. La verità è che il nostro sistema di tracciamento sui positivi e sui contatti dei positivi non esiste. Questo virus si può fermare solo in due modi: facendo i tracciamenti e i vaccini e basta. Non serve alcuna chiusura”.
Il primo cittadino ha annunciato l’applicazione di misure molto restrittive per il 25 aprile e l’1 maggio, la firma di un’ordinanza sindacale con cui è stato disposto per i cittadini torrenovesi l’obbligo di comunicare la positività al Covid al Sindaco stesso e facendo un appello al buon senso di tutti per sconfiggere il virus.