“Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di scioglimento del consiglio comunale di Tortorici e le annesse 16 pagine di relazione, sentiamo il dovere di sottolineare che quanto emerge è oltremodo lesivo per la nostra dignità di amministratori, componenti del consiglio ma sopratutto di Tortoriciani”.
Lo affermano in una nota i componenti della ex-Giunta e del ex-Consiglio Comunale del Movimento Uniti per Cambiare Tortorici, che sostenevano il sindaco Emanuele Galati Sardo. Il Comune oricense è stato sciolto per infiltrazioni mafiose il 19 dicembre 2020.
“Ci sentiamo vittime sacrificali – proseguono -. Più che una relazione, basata su prove documentali e su fatti accertati, a noi pare, un vero e proprio processo inquisitorio! Il nostro comune viene sciolto, per fatti avvenuti nel passato e per un gioco di calcolo probabilistico e cioè sulle ingerenze che potremmo dover subire! I nostri atti, facilmente documentabili, dimostrano il nostro agire in rottura col modus operandi utilizzato in passato! Tortorici e i tortoriciani onesti non meritano, questa ulteriore gogna.
La mafia è una montagna di merda, venire ad essa ingiustamente accostati, attraverso pindarici collegamenti di parentele ed affinità, è una violenza del tutto gratuita, come dimostreremo nelle più opportune sedi per una doverosa tutela della nostra onorabilità e di quella della parte sana dei cittadini di Tortorici che costituisce la stragrande maggioranza della popolazione. Abbiamo una sola richiesta: la Verità” – concludono gli esponenti politici.