La Corte d’Appello di Messina, presidente Francesco Carmelo Tripodi, ha assolto assolto, perché il fatto non costituisce reato, l’ex sindaco di Tortorici Carmelo Rizzo Nervo, primo cittadino dal 1995 al 2004 e dal 2009 al 2019, e gli assessori di due delle giunte municipali da lui guidate, Rosario Contiguglia, vicesindaco di quegli esecutivi, Sebastiano Conti Mica, Antonella Foti, Valentina Rosaria Parasiliti, Giuseppe Galbato Muscio ed Enrico Talamo.
Gli imputati erano accusati di falsità ideologica in concorso per fatti collegati all’approvazione dello schema di bilancio di previsione del 2014 e in primo grado il giudice monocratico del Tribunale di Patti Maria Luisa Gullino li aveva condannati ad un anno e due mesi di reclusione, pena sospesa.
Secondo l’accusa, nella formazione del bilancio del 2014, sarebbe stato inserito l’importo di 800 mila euro, somma non ancora incamerata – riferita ad una gara d’appalto per il taglio della legna nel sito di Piano Pomare. Su questo punto i consiglieri di opposizione avevano presentato un esposto alla procura della repubblica di Patti, contestando alcune criticità nella manovra finanziaria.
Riguardo a queste accuse i legali della difesa hanno ribadito come lo stesso esecutivo avesse evidenziato che, andata deserta la prima gara, ne avrebbero fatto celebrare una seconda e se anche questa fosse andata deserta, avrebbero abbassato il prezzo; da qui, aggiudicata la gara, il credito, certo ed esigibile, si sarebbe potuto inserire in bilancio, ma, per questo motivo, sarebbe stato necessario posticipare il consiglio comunale. Gli avvocati della difesa hanno ricordato come l’approvazione del bilancio spetti al consiglio comunale e non alla giunta.