Inaugurato ieri pomeriggio a Troina, nel quartiere San Michele, il nuovo parco giochi inclusivo “Padre Pio”. Grazie a due finanziamenti, entrambi dell’importo di 44 mila euro, ottenuti rispettivamente il primo dal Dipartimento Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali nell’ambito dei fondi per le aree verdi da attrezzare alle esigenze dei bambini con disabilità, ed il secondo dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, relativamente agli investimenti destinati alla riqualificazione delle infrastrutture sociali, il Comune ha interamente riqualificato l’area.
ʺQuesto nuovo parco giochi – spiega l’assessora alle politiche sociali Silvana Romano – , nasce all’insegna della parola chiave inclusione: è inclusivo non solo perché al suo interno sono state abbattute tutte le barriere architettoniche e collocati giochi per bambini con disabilità, ma perché vuole contribuire a stimolare la sensibilità della nostra comunità verso queste tematiche. Dove non c’è inclusione a tutti, c’è esclusione. Non esistono vie di mezzo. Siamo la città che vede la presenza dell’Oasi Maria Santissima ma, nonostante ciò, relativamente all’aspetto dell’inclusione dobbiamo ancora lavorare molto e, questa, certamente rappresenta una delle priorità su cui intendiamo impegnarci“.
L’amministrazione Venezia, attenta alla crescita sociale ed alla promozione di reti solidali, ha infatti elaborato e realizzato, di concerto con i propri uffici tecnici e sociali, un progetto in grado di consentire a tutte le tipologie di bambini di giocare in condizioni ottimali.
Oltre al ripristino ed alla riverniciatura delle vecchie aree ludiche, sono state infatti create altre piazzole con nuovi giochi, risistemate le aiuole e le aree verdi ed installata una statua dell’artista Roberto Fragale, raffigurante i nonni, che in molti abitualmente frequantano il parco con i loro nipotini.
ʺConsegnamo ai nostri bambini – aggiunge il sindaco Fabio Venezia – , uno spazio di civiltà dove deboli e forti possono convivere e condividere il gioco e le emozioni. Questo parco è un orgoglio ed una sfida a continuare nel segno dell’inclusione e del rispetto per le fragiltà e le disabilità, perchè Troina si accinge a diventare una città aperta e solidale, come voleva il fondatore dell’Oasi padre Luigi Ferlauto, in cui la convivenza civile ed i valori cristiani e della solidarietà possono ispirare le menti di chi vive e di chi viene nella nostra comunità“.
A tagliare simbolicamente il nastro augurale sono stati infatti proprio due bambini, dopo la benedizione dell’area e dei presenti da parte del presidente dell’Irccs Oasi Maria Santissima di Troina, don Silvio Rotondo.