Troina, incontro dibattito sullo sviluppo delle “aree interne” siciliane
Un forum interessantissimo, sulle “aree interne” della Sicilia, quello che si è svolto ieri pomeriggio nella sala dei 500 della Cittadella dell’Oasi di Troina, promosso dai gruppi parlamentari all’ARS di Diventerà Bellissima e Attiva Sicilia, per le quali dal Governo regionale arrivano incoraggianti rassicurazioni: “500 milioni per lo sviluppo con priorità per quelle non individuate dalla SNAI”.
Diversi gli interventi dai quali, all’unisono, è emersa, la mancanza dell’Istituzione di area vasta, quale unico ed indispensabile ente sovra comunale capace di dare voce alle aree interne e centrali della Sicilia. Non si è infatti compreso chi dovrà assumere l’iniziativa di aggregare queste aree interne in assenza dell’ente di area vasta e chi dovrà farsi carico di elaborare un progetto di sviluppo di queste aree.
Un successo con una grande partecipazione di pubblico, per un’iniziativa che ha ufficialmente aperto il confronto tra territori e Regione sulla situazione delle aree interne, sul loro destino e su quanto si può e si deve fare per evitare che le parti più genuine e dinamiche dell’isola si desertifichino.
“E’ un grande risultato che segna quella svolta attesa da sempre – dichiara la deputata regionale Elena Pagana, organizzatrice dell’evento. Un piano straordinario per le aree interne, con un progetto organico e mezzo miliardo di fondi stanziati sulla prossima programmazione. Sono estremamente soddisfatta per l’impegno assunto dal presidente Musumeci dinanzi ad una platea di 700 partecipanti al Forum che si è tenuto a Troina”.
Il governatore della Sicilia ha concluso il dibattito, moderato dal giornalista Francesco Lamiani che, dopo l’apertura di Pagana è stato tenuto da Cataldo Salerno, presidente dell’Università Kore di Enna, Giuseppe S. Martorana, PhD in Scienze politiche esperto di sviluppo locale, Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute.
Dalle relazioni dei due rappresentati del governo regionale Falcone e Razza è emersa con evidenza la capacità di focalizzare la questione puntando, rispettivamente, su un’infrastrutturazione viaria adeguata ad uscire dall’isolamento e alla valorizzazione dei servizi a cominciare dalle eccellenze già presenti (l’IRCCS di Troina, Istituto Maugeri di Mistretta e l’Università Kore di Enna) e da quella che sorgerà a breve a Pergusa.
Nelle sue conclusioni Musumeci ha sottolineato:
“Tutte le iniziative devono essere rese organiche per un Piano regionale delle aree interne ed è questo che stiamo facendo come Governo regionale, un piano organico per le aree interne che per essere realizzato ha bisogno di almeno mezzo miliardo di euro e noi con la nuova programmazione 2021/2027 pensiamo di stanziare mezzo miliardo di euro, primi 500 milioni, solo per le aree interne, in modo che i sindaci siano protagonisti di questo processo. Ben vengano le unioni dei Comuni, ma non ci perdiamo in infiniti dibattiti, non c’è più tempo per dibattere. Si fa un tavolo che resta aperto per una settimana, dopo di che si chiude. Si capiscono le priorità che io darei ai Comuni che hanno subito una maggiore emorragia con l’emigrazione e si comincia a lavorare con stanziamenti finalizzati. Io credo – ha affermato Musumeci – che questo possa consentire di ridare vitalità ed armonia alle aree interne. Ringrazio Elena Pagana per avere avuto l’intuito di questa iniziativa che è la prima. La prossima sarà più ristretta finalizzata agli amministratori, alle organizzazioni di categoria e sindacali. Enna è il paradigma di come un’area interna può rimanere isolata da ogni collegamento o può diventare un Polo di attrazione. Abbiamo la necessità di capire come possiamo progettare le aree interne partendo da quella che è la delimitazione della provincia ma il quadro deve essere completo e generale per tutta la Sicilia e se non dovessero bastare 500 milioni, la programmazione ci può consentire di trovare altri fondi”.