Una troupe inglese del National Geographic, il canale televisivo dedicato ai documentari di natura, scienza, cultura e storia, è stata nei giorni scorsi a Troina per girare un episodio di una nuova serie che andrà prossimamente in onda in tutta Europa, in cui si esplorano i più importanti siti della seconda guerra mondiale.
Il team, composto da una squadra di archeologi e storici e capitanato da Tony Pollard, famoso archeologo scozzese specializzato in archeologia del conflitto, direttore del “Centre for Battlefield Archaeology” dell’Università di Glasgow, co-presentatore della serie della BBC “Two Men in a Trench” e fondatore del “Journal of Conflict Archaeology”, dal centro storico al cimitero monumentale, fino alla diga Ancipa, ha visitato i principali luoghi della città, teatro di alcuni episodi del conflitto, accompagnati dall’assessore agli eventi e allo spettacolo Stefano Giambirtone e dallo storico locale Salvatore Barbirotto.
Attraverso l’uso dell’archivio e della grafica, il programma inglese esplorerà i luoghi della città, approfondendo in particolare le esperienze vissute dagli uomini durante il secondo conflitto mondiale. In alcuni episodi della serie infatti il documentario si concentra sull’Operazione Husky, lo sbarco in Sicilia degli alleati nel 1943, quando Troina, tra il 31 luglio e il 6 agosto, divenne teatro di una cruenta battaglia tra la resistenza di un nucleo di tedeschi arroccati in paese e un gruppo di soldati americani che avanzavano verso Messina. La città venne ridotta in macerie e quasi totalmente rasa al suolo, mentre tra la popolazione furono decimati oltre centro civili tra anziani, donne e bambini.
Alla “Battaglia di Troina”, immortalata dal grande fotoreporter Robert Capa, che valse alla città la medaglia d’oro al valor civile, conferita nel 2007 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il National Geographic dedicherà un’intera puntata, raccontando quei giorni orribili di sofferenza, ma anche di resistenza civile.
“Quando qualche mese fa abbiamo intercettato la possibilità di ospitare a Troina National Geographic per delle riprese – spiega l’assessore Giambirtone – , ci siamo resi conto che fosse un’occasione da non perdere e messi in contatto con la produzione inglese, da subito molto interessata, cui abbiamo segnalato i luoghi più rappresentativi. Sono state giornate faticose, ma ripagate dalla gratitudine della troupe, sorpresa dalla bellezza dei luoghi incontaminati e dall’accoglienza ricevuta. Si tratta di un’altre vetrina internazionale – prosegue l’assessore Giambirtone – che, insieme all’apertura del Museo dedicato a Robert Capa, con l’esposizione delle foto inedite del più grande fotoreporter di guerra di tutti i tempi, rappresenta un ulteriore tassello del più ampio mosaico di promozione e valorizzazione della nostra storia e del nostro territorio, cui stiamo lavorando con grande impegno”.