A Troina possono partire i lavori per completare il consolidamento del monte Muganà. Con l’aggiudicazione della gara adesso anche l’ultimo atto è stato espletato. I primi interventi furono realizzati nel 2018 e l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, che opera sotto le direttive del governatore Nello Musumeci, può dunque mandare definitivamente in archivio quest’altra pratica affidando il nuovo intervento alla Fenix di Bologna: all’impresa emiliana andranno 621 mila euro. L’area sulla quale la Struttura commissariale coordinata da Maurizio Croce ha puntato la propria attenzione si trova a nord-ovest del centro abitato ed è stata classificata ad alto rischio proprio per la sua instabilità.
Le pareti rocciose presentano, infatti, una diffusa fratturazione che minaccia nuovi crolli, insidiosi per la sottostante strada comunale “Maddalena-Liso” ma anche per uno dei presidi sanitari dell’Oasi Maria Santissima, che sorge a valle. Per quanto riguarda il percorso d’asfalto, assai trafficato, si teme perfino uno restringimento della carreggiata se non dovesse essere fermato in tempo lo scivolamento della coltre superficiale attualmente in atto.
Così come fu fatto tre anni fa, anche in questo caso, per moltiplicare l’azione di contrasto alle pressioni che insistono sul versante, saranno realizzate palizzate in legname sia sopra che sotto i due tratti di dune paramassi previste dal progetto. Le barriere di contenimento saranno costituite da muri a secco in grado di integrarsi con l’ambiente circostante, rinverdito grazie alla piantumazione di essenze arboree e arbustive autoctone. Nei tratti del pendio particolarmente a rischio saranno inoltre posizionate reti metalliche ancorate con funi d’acciaio. Un sistema di canalizzazione delle acque piovane scongiurerà, infine, le dispersioni che hanno fin qui favorito smottamenti e lesioni del suolo.