Truffa alla Ue: a Tortorici due arresti, tre obblighi di dimora e trenta indagati

di Turi Miano
01/12/2014

Due arresti a Tortorici (Messina) per una truffa ai danni dell’Unione europea scoperta da Guardia di finanza e carabinieri in un’indagine congiunta. Altre trenta persone sono indagate e a tre di queste è stata notificata la misura dell’obbligo di dimora.Agli arresti domiciliari sono stati sottoposti Antonia Strangio, 40 anni, ramministratore del «Centro di assistenza agrumicola», e il veterinario Sebastiano Armeli, 47 anni, consulenti del Comune di Tortorici. La frode riguarda contributi agricoli erogati attraverso l’Agea, che sarebbero stati percepiti indebitamente tra il 2008 e il 2012 per un totale complessivo di 800.000 euro. Secondo gli inquirenti, il «Centro di assistenza agrumicola» di Tortorici, che fungeva da intermediario con l’Agea, avrebbe falsificato i titoli di possesso di numerosi terreni, all’insaputa dei proprietari, in modo da certificare colture di agrumi e ottenere i contributi europei. L’obbligo di dimora e’ stato disposto nei confronti di Maria Natalina Strangio, 47 anni, avvocato del foro di Locri e moglie di Sebastiano Armeli, per il fratello di questi, Giuseppe Armeli, studenti di 29 anni, e per Mariella Marino Giammazza, 22 anni, collaboratrice del Centro di assistenza agrumicola.(AGI)

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