Tusa, Miceli contro Musumeci: “Zona rossa è inopportuna”

Il sindaco di Tusa, Luigi Miceli, non ha preso la bene la decisione del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci di dichiarare il piccolo Comune dei Nebrodi “zona rossa” da venerdì 30 aprile a mercoledì 12 maggio. Il primo cittadino esprime la sua contrarietà con una nota.

“Apprendo – afferma Miceli – con stupore, dagli organi di stampa, ovviamente prima, e dall’Ufficio di Presidenza della Regione, poco dopo, che il Comune di Tusa è stato posto in zona rossa, poiché, come si evince da una nota dell’Asp di Messina, risulta superato l’indice cumulativo di contagi previsto di 250 casi ogni 100.000 abitanti, che per il Comune di Tusa risulta essere di 6,7 casi settimanali. Con una nota inviata al Presidente della Regione e, per conoscenza, al Commissario ad acta per l’emergenza Covid per l’Area Metropolitana di Messina, avevo manifestato l’idoneità delle prescrizioni già vigenti per la zona c.d. arancione, ordinariamente riguardante l’intera isola. Ciò in ragione del fatto che il plesso scolastico frequentato da tre ragazzi positivi non svolge attività in presenza e che, inoltre, la metà dei soggetti contagiati (8 su 16, secondo l’Asp i positivi sarebbero 13) appartengono a due nuclei familiari, tra loro legati da un diretto vincolo di parentela.

Ancora una volta la politica fa un passo indietro, affidandosi esclusivamente a stupidi indici di carattere numerico, assolutamente privi di senso nei piccoli centri, laddove è agevole individuare e tracciare i contatti. Ormai da tempo, anche la politica finisce col piegarsi alle ragioni dell’auto difesa, in termini drammaticamente pilateschi, omettendo di assumersi le responsabilità connesse al ruolo che i cittadini gli hanno affidato. Si preferiscono i freddi numeri, da sventolare davanti all’eventuale inquisitore di turno, piuttosto che la concretezza delle realtà territoriali. Un mondo da cui mi sento estraneo, che non appartiene al mio modo d’essere e al mio stile di vita. Rimarrò in prima linea solo fino a quando sarà necessario” – conclude il primo cittadino.

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Redazione