Volley, terza vittoria consecutiva per Nigithor Santo Stefano
Continua il momento felice per la Nigithor Santo Stefano, che conquista un importante successo in rimonta che alla fine fa esplodere di gioia il Palaceramiche. Le ragazze volevano sfruttare al meglio il secondo turno interno consecutivo, ed hanno faticato parecchio prima di avere ragione di un ostico Comiso, un roster quadrato che reciterà una parte importante in questo campionato.
La compagine ragusana si era portata addirittura sul doppio vantaggio, al termine di due set, in particolare nel primo, è stato combattuto punto a punto, mentre nel secondo, dopo un avvio tambureggiante delle ospiti, nelle battute conclusive si è avuta la reazione da parte delle padrone di casa, che pur soccombendo hanno dato segni di essere ancora in partita. Nel corso del terzo gioco, infatti, arriva la svolta della Nigithor, il sestetto guidato da Giuseppe Staiti iniziare a pigiare il piede sull’acceleratore sfoggiando delle belle giocate sia in fase di attacco che in ricezione, il ché non lascia scampo alle avversarie, tramortite dalla grande forza d’urto delle padrone di casa spinte anche dal calore del pubblico amico.
A far pendere l’ago della bilancia in favore della Nigithor sarà stata anche la spinta fornita dalla gente presente al Palaceramica, che hanno aiutato le ragazze nel concitato finale a venire fuori da una situazione che rischiava di diventare difficile. Alla fine l’importante era vincere, e le ragazze stefanesi ci sono riuscite con merito, perché ci hanno creduto di più sopratutto quando sono state costrette a rincorrere. Nessuno, nell’ambiente Nigithor, alla vigilia di questa stagione si sarebbe sognato dopo tre giornate di campionato di trovarsi al comando della classifica, ma Pipitone e compagne stanno stupendo tutti, giocando tra l’altro, anche una buona pallavolo. Sognare fa bene, ma sarà anche importante mantenere i piedi ben piantati per terra, mantenendo alta la concentrazione e l’umiltà che fino ad ora ha contraddistinto la Nigithor, senza pensare di fare il passo più lungo della gamba.