Zone Franche Montane, a Roma una folta delegazione di sindaci dei Nebrodi

di Giuseppe Salerno
08/05/2021

Più di 100 fasce tricolori, in rappresentanza dei 133 comuni montani siciliani, giovedì scorso, hanno preso d’assalto piazza di Montecitorio a sostegno dell’iniziativa volta ad ottenere una fiscalità di sviluppo in grado di frenare lo spopolamento dei territori montani siciliani, anche attraverso incentivi fiscali che favoriscano l’avvio di nuove attività imprenditoriali.

La norma per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia, già approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana nella seduta n° 162 del 17 dicembre 2019, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, è stata sottoposta al Parlamento della Repubblica e resta in attesa di essere calendarizzata e discussa.

Nel corso del sit-in, al quale erano presenti diversi Sindaci dei Nebrodi,  coordinato dall’Associazione Zone Franche Montane Sicilia, gli amministratori hanno avuto la possibilità di porre la questione alle deputazioni di Camera e Senato di tutti i partiti, rivendicando il diritto di residenza dei loro cittadini nelle terre in cui sono nati e in cui hanno scelto di vivere. Era presenti anche il vicesindaco di Galati Mamertino Vincenzo Amadore, il Sindaco di Alcara Li Fusi Ettore Dottore, il Sindaco di Raccuja Ivan Martella e l’Assessore Comunale di Naso Antonino Letizia.

Una delegazione di sindaci è stata poi ricevuta dal Ministro per il Sud, Mara Carfagna, e dal Ministro per gli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini. Nel corso dell’incontro istituzionale è emersa, da parte dei rappresentanti del Governo, la volontà di studiare il dossier per agevolare, poi, la definizione dell’iter legislativo.

Presente in Piazza di Montecitorio, il Sindaco di Castel di Lucio, Pippo Nobile, si è dichiarato soddisfatto per la buona riuscita dell’iniziativa.” Era doverosa la presenza massiccia dei rappresentanti delle terre alte di Sicilia. È una battaglia da combattere per le nostre comunità che ogni anno si spopolano sempre di più, per le nostre aziende ed attività economiche in perdita, per i nostri giovani in cerca di futuro, per gli anziani che attendono servizi di prossimità e assistenza. Non si può più aspettare –conclude il primo cittadino del comune nebroideo – è una legge tanta attesa che attraverso la fiscalità di sviluppo potrà finalmente dare concrete risposte e nuove prospettive al futuro delle nostre terre”.

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